La Vitamina D è una vitamina liposolubile. Funge da regolatore del metabolismo del calcio e per questo è utile per la calcificazione delle ossa; inoltre, contribuisce a mantenere nella norma i livelli di calcio e di fosforo nel sangue.
Il Calcio è il minerale più presente all’interno del nostro organismo e si trova prevalentemente nelle ossa e nei denti. Il calcio ha un ruolo fondamentale nella mineralizzazione delle ossa, per la regolare funzione cardiaca, per la coagulazione sanguigna e per le terminazioni nervose.
Quali sono le fonti di vitamina D?
La Vitamina D deve essere sintetizzata dall’organismo e una fonte primaria è l’esposizione della pelle ai raggi solari che in estate è maggiore rispetto alle altre stagioni. Vi sono anche numerosi alimenti che la contengono:
La vitamina D negli alimenti
tra i principali alimenti con vitamina D troviamo:
- olio di fegato di merluzzo
- pesci grassi, in particolare sgombro, tonno, carpa, anguilla e salmone
- ostriche e gamberi
- formaggi grassi
- burro
- tuorlo d’uovo
- funghi (unica fonte vegetale di vitamina D)
- carne di fegato.
Esistono alcuni alimenti arricchiti che possono contenerla:
- latte di soia
- latte di mucca
- succo d’arancia
- cereali e farina d’avena.
Cosa comporta la carenza di vitamina D?
Tra le conseguenze della sua carenza, vi sono patologie legate al metabolismo osseo, come rachitismo, e osteoporosi.
La carenza di vitamina D può favorire anche la parodontite, patologia dentale causata dell’indebolimento delle ossa della mascella.
Come prevenire la carenza di vitamina D?
La soluzione più indicata è l’esposizione al sole per circa 15 minuti, esso corrisponde a circa l’80% del fabbisogno giornaliero richiesto dall’organismo.
Se non si ricevono abbastanza raggi UV e l’alimentazione non è sufficientemente ricca di questa vitamina per poter garantire un fabbisogno minimo, può essere utile ricorrere a specifici integratori alimentari.
Il calcio negli alimenti
Le maggiori fonti di calcio sono:
- latte e i suoi derivati,
- cereali integrali, mandorle, noci, anacardi e arachidi,
- fagioli bianchi, i ceci
- cavoli, broccoli, verdure a foglia scura, spinaci, e carote
- semi di girasole, semi di sesamo, semi di zucca
- arance e fichi freschi.
Cosa comporta la carenza di calcio?
I principali sintomi da carenza sono: crampi muscolari, insonnia, problemi ai denti e alle ossa e vene varicose.
Nei casi più gravi si possono verificare: osteoporosi, rachitismo, ritardo nella crescita ossea.